Ipocondria Bologna

Ipocondria: Preoccupazione per il corpo o per l’anima?

L’ipocondria è un disturbo d’ansia caratterizzato dalla costante angoscia di essere malato.

A volte basta un leggero sintomo, come ad esempio un semplice mal di testa, oppure un lieve mal di stomaco, o anche un banale raffreddore, per pensare subito a malattie gravi dagli esiti infausti.

A tali pensieri catastrofici si associano forti disagi emotivi caratterizzati da un’estrema angoscia e paura oltre spesso a correlati fisiologici come un senso di irrequietezza, sudorazione profusa e  tachicardia.

Non tutti gli ipocondriaci però rispondono all’ansia allo stesso modo: c’è chi più comunemente ricorre alla ricerca di rassicurazioni esterne date da visite specialistiche e controlli medici, con l’idea disfunzionale che solo le costanti rassicurazioni sulla propria salute possano calmare la loro angoscia, e c’è chi invece, evita di sottoporsi a qualsiasi tipo di controllo medico per non rischiare di imbattersi nella certezza di essere malato.

Il paziente ipocondriaco: sintomi

L'ansia dell’ipocondriaco è sempre rivolta alla salute fisica e di conseguenza vi è un perenne ascolto ed attenzione al corpo, quindi un’ipersensibilità verso lo stesso.

Gli ipocondriaci possono allarmarsi e dis-regolarsi emotivamente anche solo leggendo un articolo che tratta di una particolare malattia; oppure solo ascoltando qualcuno che sta male, o avvertendo particolari sensazioni riguardanti il proprio corpo.

I sintomi d’ansia possono essere esacerbati da preoccupazioni riguardanti alterazioni delle funzioni corporee (come ad esempio la tachicardia)o alterazioni fisiche di lieve entità (per es. una lieve ferita)o  anche da alterazioni delle sensazioni fisiche (per es. “cuore affaticato”) .

Il paziente collega questi sintomi alla malattia sospettata e ne deriva una forte preoccupazione per la possibile causa.

L’ansia per la “verosimile” malattia diventa il tema centrale della vita del paziente, l’unico argomento di cui parlare o da avere in mente costantemente con un carico emotivo importante, con la credenza che attraverso il costante controllo del proprio corpo si possa dare una risposta illusoria alle proprie emozioni di paura .

L’ipocondriaco spesso pretende attenzioni e trattamenti speciali dalle persone più care e più vicine perché vivendo in allarme costante, anche il funzionamento socio-relazionale ne risente, come se non si riuscisse più a rapportarsi con gli altri e a “stare nel mondo”. Tale condizione può alterare notevolmente le relazioni sociali e affettive.

La vita familiare, sociale, lavorativa ed affettiva viene focalizzata solo ed esclusivamente sul benessere fisico del soggetto perché ne è francamente condizionato e spaventato.

Il paziente ipocondriaco: sintomi

L'ansia dell’ipocondriaco è sempre rivolta alla salute fisica e di conseguenza vi è un perenne ascolto ed attenzione al corpo, quindi un’ipersensibilità verso lo stesso.

Gli ipocondriaci possono allarmarsi e dis-regolarsi emotivamente anche solo leggendo un articolo che tratta di una particolare malattia; oppure solo ascoltando qualcuno che sta male, o avvertendo particolari sensazioni riguardanti il proprio corpo.

I sintomi d’ansia possono essere esacerbati da preoccupazioni riguardanti alterazioni delle funzioni corporee (come ad esempio la tachicardia)o alterazioni fisiche di lieve entità (per es. una lieve ferita)o  anche da alterazioni delle sensazioni fisiche (per es. “cuore affaticato”) .

Il paziente collega questi sintomi alla malattia sospettata e ne deriva una forte preoccupazione per la possibile causa.

L’ansia per la “verosimile” malattia diventa il tema centrale della vita del paziente, l’unico argomento di cui parlare o da avere in mente costantemente con un carico emotivo importante, con la credenza che attraverso il costante controllo del proprio corpo si possa dare una risposta illusoria alle proprie emozioni di paura .

L’ipocondriaco spesso pretende attenzioni e trattamenti speciali dalle persone più care e più vicine perché vivendo in allarme costante, anche il funzionamento socio-relazionale ne risente, come se non si riuscisse più a rapportarsi con gli altri e a “stare nel mondo”. Tale condizione può alterare notevolmente le relazioni sociali e affettive.

La vita familiare, sociale, lavorativa ed affettiva viene focalizzata solo ed esclusivamente sul benessere fisico del soggetto perché ne è francamente condizionato e spaventato.

Quali sono le principali cause?

L’ipocondria , cosi come qualunque altro disturbo, non è altro che il frutto di uno scompenso emotivo, una sorta di crepa nella propria  coerenza del Sé dell’individuo.

Occorre dunque andare a rintracciare nella storia della persona l’evento o gli eventi che hanno dato il via al disturbo.

Come curare l’ipocondria

Attraverso un trattamento psicoterapeutico, il paziente viene orientato ad osservare i propri pensieri e le proprie emozioni più che il proprio corpo per rintracciare il significato personale nascosto dietro a tale paura e per comprenderne l’evento/i scompensante/i aiutandolo a stare nell’ansia gestendola senza andare immediatamente in allarme.

La psicoterapia è valida quando il soggetto si rende conto che le proprie preoccupazioni sono solo una spia di una paura psicogene che ha alla base un altro significato.

L’utilizzo del Diario cognitivo cosiddetto ABC (dall’acronimo “Antecedent- Belief and Consequence”) in questi casi è particolarmente utilizzato ed efficace.

Lo psicoterapeuta attraverso l’uso di questo strumento ed altre specifiche tecniche insieme al colloquio, aiuta il paziente ipocondriaco a sviluppare un’appropriata conoscenza del proprio organismo, sia dal punto di vista fisico che psichico. Il corpo non viene più considerato come un qualcosa di distaccato da valutare ed esaminare attentamente, bensì come il vero e proprio “portatore del

Sé dell’individuo” da ascoltare e comprendere.

L’ipocondria è un disturbo che può minare seriamente la qualità di vita di una persona, per questo è bene non sottovalutarla, bensì diagnosticarla e curarla in modo appropriato!

Dott.ssa Chiara Satanassi
Psicologa e Psicoterapeuta a Bologna


Ambiti d'intervento

  • Disturbi d'ansia
    Attacchi di Panico, disturbi d’ansia generalizzata, ipocondria, fobie, ossessioni, compulsioni, stress post-traumatico
  • Disturbi dell’infanzia e dello sviluppo
    Disturbo da iperattività e Mutismo selettivo
  • Disagio o difficoltà di relazione
    Sociale, di coppia, familiare
  • Disturbi dello spettro psicotico
    Schizofrenia, schizoaffettività, Disturbo delirante e Disturbo Pscicotico breve
  • Disturbi dell'umore
    Depressione, disturbo bipolare
  • Difficoltà legate alle fasi della crescita
    Adolescenza, gravidanza, menopausa, pensionamento…
  • Elaborazione del lutto, perdite/separazioni
  • Disturbi del comportamento alimentare
    Anoressia, bulimia, obesità
  • Disturbo del controllo degli impulsi
    Gioco d'azzardo patologico GAP, cleptomania, piromania, tricotillomania
  • Disturbi di personalità
    Dipendente, evitante, ossessivo-compulsivo, antisociale, istrionico, narcisistico, paranoide, schizoide, schizotipico
  • Disturbi sessuali
    Desiderio sessuale ipoattivo, avversione sessuale, impotenza, frigidità, anorgasmia, eiaculazione precoce, vaginismo
  • Tossicodipendenza e droga
    Abuso di droghe e psicofarmaci
Dr.ssa Chiara Satanassi

Psicologa Psicoterapeuta

Partita IVA P.I. 02915551200
Iscritta all'Ordine degli Psicologi e degli Psicoterapeuti della Regione Emilia Romagna

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