Disturbi Alimentari - Bologna

Disturbi Alimentari - Bologna

Un vortice da cui si può uscire

Molte persone sostengono che “mangiare bene” sia uno dei piaceri più belli che l’uomo possa provare. Ma vedere una bella tavola apparecchiata, sentire il profumo inebriante di un dolce appena sfornato, mangiare un bel piatto di pasta fumante, non sono per tutti delle immagini positive e serene. Spesso, infatti, il cibo può diventare un’ossessione, uno strumento che procura un profondo dolore, sia fisico che morale.

Questo modo anomalo e “malato” di relazionarsi con il cibo, nel tempo, è stato identificato con una serie di disturbi alimentari, conosciuti come DCA, ossia Disturbi del Comportamento Alimentare. Tali disturbi, se non vengono trattati in modo appropriato, possono alterare seriamente la qualità della vita di una persona, incidendo negativamente sul suo corpo e sulle sue relazioni affettive e sociali. Ho notato che alcuni pazienti affetti da tali disturbi rifiutano di stare a tavola con gli altri, oppure diventano ansiosi, irritabili e depressi.

Nello specifico, i principali DCA sono: l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata (o binge eating disorder, BED).

Mangiare in modo compulsivo, seguire rigidamente una dieta alimentare, utilizzare in modo eccessivo dei lassativi, spesso non sono spesso vissuti come tentate soluzioni alla “Non accettazione di sé”.

Molte adolescenti, sentendosi brutte ed inadeguate, iniziano a non mangiare o ad esercitare un’attività sportiva estenuante fino a ridurre il proprio corpo ad un organismo inerme e tutto questo, spesso nell’isolamento socio relazionale.

Non dimentichiamo che a volte i disturbi alimentari possono essere correlate anche altre patologie psichiatriche, come la depressione, i disturbi d’ansia, il disturbo ossessivo-compulsivo e i disturbi di personalità.

Il paziente che soffre di un disturbo alimentare, il più delle volte, non si rende conto di essere malato. In genere, sono i familiari a chiedere disperatamente aiuto.

In questi casi, la scelta di un bravo psicologo psicoterapeuta, specializzato in disturbi alimentari, può essere una vera e propria ancora di salvezza.

Anoressia Nervosa

Il termine anoressia significa “mancanza di appetito”. In realtà non si tratta di una vera e propria mancanza, bensì di un rifiuto volontario da parte del paziente di non ingerire cibo.

Le persone affette da anoressia nervosa manifestano uno stato di franco controllo nei confronti del cibo e del proprio corpo. Spesso si mostrano dure e determinate, ma in realtà sono fragilissime ed ansiose.

L’anoressia nervosa dà l’illusione di essere lo strumento giusto per combattere le proprie ansie, ma in realtà non è una via d’uscita, bensì un tunnel da cui è difficile uscire.

Molti sono i rituali che accompagnano le persone anoressiche: alcune contano le calorie di tutto ciò che mangiano, altre impiegano tantissimo tempo per mangiare piccole quantità di cibo, semmai sminuzzandolo in piccolissime parti o talvolta nascondendolo per non mangiarlo.

Le persone che soffrono di anoressia nervosa nonostante la magrezza evidente, sono incapaci di vedersi magre o comunque hanno un’immagine corporea del tutto alterata (dismorfofobia)

Perdere peso per loro è solo una grande conquista che però ha una durata ahimè molto breve oltre a portare a delle conseguenze psico-fisiche spesso molto pericolose.

Di seguito elenco alcune delle principali caratteristiche descritte nei pazienti con anoressia nervosa:

  • Forte tendenza a controllo
  • Perfezionismo
  • Bassa autostima
  • Paura di crescere

Bulimia Nervosa

La Bulimia Nervosa (“fame da bue”) è un disturbo alimentare che si manifesta attraverso una serie di crisi bulimiche (“abbuffate”), a cui seguono comportamenti di compensazione per evitare l’aumento di peso.

Le crisi bulimiche consistono nell’ingerire grandi quantità di cibo, senza averne un reale ed effettivo bisogno. Una crisi bulimica ha una durata limitata nel tempo, ma alcune persone possono anche averne molte nell’arco della stessa giornata.

Di solito vengono ingeriti cibi che la persona non si concede abitualmente, dando particolare preferenza ai dolci o ai cibi altamente calorici. Alcune persone arrivano addirittura ad ingerire cibi avariati e crudi.

L’esordio della bulimia nervosa può verificarsi in seguito ad una dieta ipocalorica, ad un rapido dimagrimento, ad eventi stressanti o ad un trauma emotivo. Se all’inizio la crisi bulimica può essere saltuaria, col passare del tempo può diventare una compulsione.

Nelle persone bulimiche, l’attenzione e l’insoddisfazione nei confronti del proprio corpo può assumere un’importanza eccessiva. L’autostima è fortemente legata al corpo ed ogni cambiamento viene vissuto come una frustrazione la quale però porta ad un circolo vizioso fatto di conseguenti abbuffate, forti sensi di colpa per l’aumento di peso immediato e per la perdita di controllo che si è appena manifestata attraverso l’abbuffata stessa, e così via, si riparte con il circolo. 

Le conseguenze emotive sono diverse: dopo l’abbuffata il paziente si sente sollevato e prova un senso di piacere, ma si tratta di uno stato temporaneo, perché ben presto questi effetti “positivi” vengono sostituiti da una profonda angoscia per la possibilità di ingrassare. I metodi di compensazione, come il vomito autoindotto, alleviano temporaneamente l’ansia, per poi comparire nuovamente un senso di vuoto ed il bisogno di una nuova abbuffata.

La bulimia nervosa spesso è associata anche ad altri disturbi psichici come: la depressione, l’abuso di sostanze, i disturbi d’ansia e i disturbi di personalità.

Disturbo da alimentazione incontrollata

Il Disturbo da Alimentazione Incontrollata (Binge Eating Disorder) è caratterizzato dalla presenza di ricorrenti crisi bulimiche, di almeno una volta a settimana per circa tre mesi.

Chi soffre di disturbo da alimentazione incontrollata prova un senso di disagio e di frustrazione nei confronti del proprio corpo, ma a differenza dei soggetti bulimici, non dà particolare importanza al peso e alla propria immagine.

Le persone che soffrono di questo disturbo tendono a mangiare in eccesso, anche al di fuori delle abbuffate; questo spiega la condizione di sovrappeso o di obesità in cui vivono.

I sintomi che ci permettono di capire se si soffre di binge eating disorder sono:

  • Continue abbuffate o pasti consistenti durante la giornata;
  • Assenza di vomito volontario;
  • Senso di vergogna e di disagio nel non riuscire a controllare la propria alimentazione.
  • Concludendo, i Disturbi del Comportamento Alimentare provocano un grande disagio ed una profonda sofferenza in chi ne è affetto e hanno un forte impatto anche su chi è legato alle persone che ne soffrono ma sono comunque disturbi affrontabili e soprattutto risolvibili.

    L’importante è affidare la propria salute sempre ad uno specialista in grado di capire la situazione ed elaborare il piano terapeutico più appropriato per la risoluzione del problema.

Dott.ssa Chiara Satanassi
Psicologa e Psicoterapeuta a Bologna


Ambiti d'intervento

  • Disturbi d'ansia
    Attacchi di Panico, disturbi d’ansia generalizzata, ipocondria, fobie, ossessioni, compulsioni, stress post-traumatico
  • Disturbi dell’infanzia e dello sviluppo
    Disturbo da iperattività e Mutismo selettivo
  • Disagio o difficoltà di relazione
    Sociale, di coppia, familiare
  • Disturbi dello spettro psicotico
    Schizofrenia, schizoaffettività, Disturbo delirante e Disturbo Pscicotico breve
  • Disturbi dell'umore
    Depressione, disturbo bipolare
  • Difficoltà legate alle fasi della crescita
    Adolescenza, gravidanza, menopausa, pensionamento…
  • Elaborazione del lutto, perdite/separazioni
  • Disturbi del comportamento alimentare
    Anoressia, bulimia, obesità
  • Disturbo del controllo degli impulsi
    Gioco d'azzardo patologico GAP, cleptomania, piromania, tricotillomania
  • Disturbi di personalità
    Dipendente, evitante, ossessivo-compulsivo, antisociale, istrionico, narcisistico, paranoide, schizoide, schizotipico
  • Disturbi sessuali
    Desiderio sessuale ipoattivo, avversione sessuale, impotenza, frigidità, anorgasmia, eiaculazione precoce, vaginismo
  • Tossicodipendenza e droga
    Abuso di droghe e psicofarmaci
Dr.ssa Chiara Satanassi

Psicologa Psicoterapeuta

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Iscritta all'Ordine degli Psicologi e degli Psicoterapeuti della Regione Emilia Romagna

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